Piscina e coronavirus: le regole da rispettare


Scopri di più sul DPCM del 17 Maggio 2020 per il ritorno in piscina.

Con la Fase 2 sono state in parte riaperte anche le attività sportive e subacquee, i centri sportivi e gli impianti acquatici, naturalmente con una serie di regole da rispettare per contrastare l’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Covid-19.

Il 25 Maggio, infatti, è stata consentita la riapertura a palestre, piscine e centri sportivi, previa la garanzia del rispetto delle regole generali per l’attività motoria, declinate nell’Allegato 17 del DPCM del 17 Maggio 2020 e nelle Linee Guida dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Piscine e impianti acquatici: le norme 2020

In questi mesi abbiamo appreso quali siano le principali regole da seguire per contrastare l’emergenza sanitaria del Coronavirus, che comprende il lavaggio frequente delle mani, il distanziamento sociale, l’utilizzo di DPI di sicurezza e abitudini comportamentali che seguano il senso civico e il rispetto per le categorie soprattutto più fragili.

Per quanto riguarda le piscine, dove gli ambienti sono condivisi così come spesso le attrezzature per il nuoto e le attività di fitness in acqua, sono state declinate norme precise, oltre alle comuni regole igienico-comportamentali.

Vediamone alcuni:

  • distanza di almeno un metro e mezzo tra persone sedute su sdraio e lettini
  • distanza di almeno 7 mq di superficie di calpestio a persona nelle aree verdi e solarium
  • distanza di almeno 7 mq come superficie d’acqua a persona nelle vasche
  • divieto di manifestazioni e d’accesso al pubblico sulle tribune, in vista di gare sportive di nuoto, pallanuoto e tutte le competizioni e attività acquatiche
  • divieto di condivisione di armadietti e obbligo di mantenere oggetti personali dentro i propri zaini e borse training per il nuoto
  • obbligo di doccia prima dell’entrata in vasca, dell’uso della cuffia

Nuoto e Fitness in acqua: attività in sicurezza

I proprietari e i gestori degli impianti acquatici devono informare l’utenza in modo chiaro sulle misure di prevenzione, oltre che: 

  • garantire il distanziamento sociale anche durante l’attività sportiva in acqua 
  • dare la precedenza alle prenotazioni presso il proprio centro
  • rilevare la temperatura corporea e mantenere l’elenco delle presenze per almeno un periodo di 14 giorni
  • organizzare gli spazi e le  attività'  nelle  aree  spogliatoi  e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro
  • garantire una pulizia frequente e regolare per la disinfezione di spogliatoi, docce, cabine, attrezzature, accessori galleggianti
  • provvedere al trattamento delle acque in modo efficace e i limiti del parametro cloro attivo libero in vasca secondo i parametri stabiliti
  • garantire l’idoneità dell’acqua attraverso analisi di tipo chimico e microbiologico
  • garantire l’uso frequente delle mani con la dotazione di dispenser di soluzioni idroalcoliche

Dunque, grazie a tali provvedimenti la riapertura degli impianti sportivi e delle piscine, anche adibite al nuoto, agli sport acquatici ed a tutte le attività di fitness in acqua, è possibile e sicura.